mercoledì 2 maggio 2007

Per cominciare... IL FILM DELL'ANNO: ANTEPRIMA DI SPID3RMAN


SPIDERMAN 3
Di: Sam Raimi
Con Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco, Thomas Haden Church, Topher Grace
Genere: Fantasy
Durata: 140’

Commento: Seguire in anteprima mondiale un film come Spiderman 3 è rendersi soprattutto conto che il mercato internazionale sta forse accorgendosi un po’ di più di noi. 900 pellicole per un blockbuster assolutamente americano, che il 1° Maggio sono sbarcate nel nostro paese, lasciando con un palmo di naso molti altri cinofili europei e pure alcuni stati del Nuovo Mondo. Oggi è prevista l’uscita “per tutti” (si intende a livello mondiale, e non osiamo quantificare o profetizzare gli incassi), dunque la recensione cade a puntino per appassionati del genere (e non).
Il vero cruccio dei fans del ragno volante è questo: riuscirà Sam Raimi a concentrare in poco più di due ore di pellicole 3 nemici credibili? E soprattutto riuscirà a produrre un sequel che, a differenza di tante altre saghe fumettistiche (Batman Forever sia sufficiente come esempio), non riduca l’attesa ad una mera operazione commerciale povera di verve e tensione ma ricchissima di milioni di dollari?
Risposta affermativa in entrambi i casi: e si comincia a pensare che la vera forza della trilogia stia proprio nella mano del regista, che, a differenza degli altri eroi Marvel, ha scelto di fare da padre all’Uomo Ragno per tutta la serie sin qui prodotta. Un marchio di fabbrica visibile nei colori, ma soprattutto nella regia, mai banale, ricca di intuito e di fascino vertiginoso nella scene di calci e pugni lungo i grattacieli.
La prima ora di film, a dire il vero, non sembra convincere: qualche spunto degno di nota ma, dopo la pregevole intuizione di introdurre i 3 cattivi subito in medias res (per non appesantire il tutto, in questo caso, non era il caso di dilungarsi troppo in presentazioni), i dialoghi troppo teatrali fanno pensare ad un flop. Sbagliatissimo, Sam Raimi comincia il suo crescendo, e la bravura sta nell’alternare, senza mai esaurire (a parte, obviously, nel finalone), il ruolo dei 3 famigerati New Goblin, Sand-Man e Venom oltre che le parti più psicologiche, vera malta che fa dell’edificio del film una pellicola diversa dai soliti fumetti. Non manca la comicità (memorabili alcune uscite del solito direttore di giornale per il quale Peter Parker lavora e del cameriere del ristorante di lusso), mentre Thomas Haden Church è veramente perfetto nel suo rabbioso e tormentato stordimento per la parte dell’Uomo Sabbia. Sugli effetti speciali parleranno le immagini, mentre per quanto concerne le musiche Elfman (già al pentagramma per Tim Burton) è la solita garanzia. Insomma Raimi non tradisce le attese: peccato per qualche scivolone (il passaggio di Peter Parker al “lato oscuro della forza” avviene con estrema, anzi eccessiva rapidità, ricordando per certi aspetti Jim Carrey in “The Mask”), ma del resto non si può pretendere tutto nel concentrato di 140’ pressati ed emozionanti. Un solo colpo di scena (trattasi di alleanza, ma non sveleremo di più per non prenderci le vostre maledizioni), ma anche quando il film si mantiene sul filo della prevedibilità non dà mai l’impressione di annoiare. Il che rappresenta un gran bel passo avanti!
Da non perdere: Almeno due cose, e solo per essere brevi: i titoli di testa, cambiati rispetto a SpiderMan e SpiderMan 2, inserendo i fotogrammi più significativi dei primi due film. E soprattutto i flashback, giocati sulla luce dal bianco e nero al colore, sulla morte di Ben Parker, lo zio dell’Uomo Ragno assassinato nella prima puntata.

VOTO 7.5

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