giovedì 17 maggio 2007

La morte del cinema (demenziale, almeno)

Come promesso, ecco la recensione di "Epic Movie". Più che una recensione, un monito!!!
EPIC MOVIE
Di: Jason Friedberg e Aaron Seltzer
Con: Kal Penn, Adam Campbell, Jennifer Coolidge, Jayma Mays, Faune A. Chambers, Crispin Glover, Hector Jimenez, Tony Cox, Fred Willard
Genere: Comico (80’)
Commento: Chi definì il cinema “settima arte”, certo non aveva preso in considerazione che alcuni registi avrebbero avuto il coraggio di partorire anche “cazzate” senza idee né comicità come “Epic Movie”: l’unica sensazione che davvero rimane alla fine della pellicola è quella di avere buttato via i 7 euro del biglietto. Se siete nel dubbio, lo diciamo per il vostro bene, evitate, o vi ritroverete con il nostro stesso (amaramente beffardo) sentimento. La volontà iniziale è classica e scontata: intrecciare più film possibili da prendere in giro, possibilmente kolossal (ecco spiegato il titolo) o comunque blockbuster di altissimo budget e successo: ecco allora in un unico calderone (fetente, aggiungeremmo noi!) “La fabbrica di cioccolata”, “Snakes on a plane”, “Pirati dei Caraibi”, “Le Cronache di Narnia” e “Super Nacho”, senza scordare qualche puntatina dalle parti di “Superman Returns”. Morale? Un bel mix di noia, di battute da asilo nido (ad essere buoni, prima elementare), di volgarità (non siamo puritani, ma quando la cosa è gratuita secca parecchio) e di musica rap dagli spiccati accenti hip-hop, che già provocherebbe fastidio nella versione made in Usa, figuriamoci con lo sciagurato doppiaggio nell’italico idioma. Il bello è che neppure i personaggi sembrano divertirsi: viene da chiedersi dunque se, dopo i successi di “Scary Movie” (demenziale fin che volete, ma divertente almeno nella prima, terza e in parte quarta puntata della saga) e le prime incrinature di “Hot Movie” (voto 5, ma in confronto a questo è un bijou), si sentisse davvero il bisogno di una mostruosa farsa di questo genere. Ecco il classico esempio del “botteghino ignorante”, che reclama reclama, ma in cambio non lascia nulla ai poveri spettatori.
Da non perdere: Lasciamo perdere veramente tutto, che è meglio! E lo facciamo pure volentieri… Il cinema demenziale dopo questa schifezza è morto: ora chi lo resuscita?
VOTO: 0 (zero)

Nessun commento: