
MARIE ANTOINETTE
Di: Sofia Coppola.
Con: Kirsten Dunst, Jason Shwartzman, Rip Torn, Marianne Faithfull, Asia Argento.
Genere: Drammatico (123’)
Commento: Siamo al tramonto del Settecento; Maria Antonietta è la giovane figlia dell'imperatore d'Austria, alla quale viene combinato un matrimonio di convenienza col delfino francese, il futuro Luigi XVI. Ma fin qui è storia. Ciò in cui si addentra Sofia Coppola è più anacronistico ed intimistico: è la rappresentazione dell’inedia e della ripetitività della vita di corte, sfarzosa, pomposa, eterea, fuori dal tempo. Davvero di una bellezza vertiginosa i costumi della torinese Milena Canonero e così le incredibili torte che si susseguono a corte. Le opulente riprese in terra di Francia fanno il resto, in un tripudio di colori pastello e di atmosfere platinate, musicate da Vivaldi al puro rock anni Ottanta. Maria Antonietta è sola in questo mondo, è qui si coglie appieno la mano e il pensiero della regista e sceneggiatrice. La solitudine di una ragazzina alle prese con grandi responsabilità e costretta in una gabbia, ricorda quella di un gruppo di vergini suicide ed anche quella di una ragazza sperduta in un’immensa metropoli. Il filo conduttore è una vita più grande dell’individuo, al cospetto della quale l’essere umano è stranito, spaesato e perduto, infinitamente piccolo. Non a caso spesso le riprese indugiano in lente carrellate all’indietro, in cui la giovane regina rimane, al centro della scena, solo un puntino. Tra i produttori del film anche il celeberrimo padre di Sofia, Francis Ford Coppola.
Da non perdere: Kirsten Dunst vestita solo d’un ventaglio, alla ricerca di uno spiraglio di luce nella frustrante vita reale.
Con: Kirsten Dunst, Jason Shwartzman, Rip Torn, Marianne Faithfull, Asia Argento.
Genere: Drammatico (123’)
Commento: Siamo al tramonto del Settecento; Maria Antonietta è la giovane figlia dell'imperatore d'Austria, alla quale viene combinato un matrimonio di convenienza col delfino francese, il futuro Luigi XVI. Ma fin qui è storia. Ciò in cui si addentra Sofia Coppola è più anacronistico ed intimistico: è la rappresentazione dell’inedia e della ripetitività della vita di corte, sfarzosa, pomposa, eterea, fuori dal tempo. Davvero di una bellezza vertiginosa i costumi della torinese Milena Canonero e così le incredibili torte che si susseguono a corte. Le opulente riprese in terra di Francia fanno il resto, in un tripudio di colori pastello e di atmosfere platinate, musicate da Vivaldi al puro rock anni Ottanta. Maria Antonietta è sola in questo mondo, è qui si coglie appieno la mano e il pensiero della regista e sceneggiatrice. La solitudine di una ragazzina alle prese con grandi responsabilità e costretta in una gabbia, ricorda quella di un gruppo di vergini suicide ed anche quella di una ragazza sperduta in un’immensa metropoli. Il filo conduttore è una vita più grande dell’individuo, al cospetto della quale l’essere umano è stranito, spaesato e perduto, infinitamente piccolo. Non a caso spesso le riprese indugiano in lente carrellate all’indietro, in cui la giovane regina rimane, al centro della scena, solo un puntino. Tra i produttori del film anche il celeberrimo padre di Sofia, Francis Ford Coppola.
Da non perdere: Kirsten Dunst vestita solo d’un ventaglio, alla ricerca di uno spiraglio di luce nella frustrante vita reale.
Mattia Guazzi
VOTO: 8.5
OSCAR PER: Migliori Costumi
2 commenti:
Bravo proprio, questo Mattia Guazzi, come si fa ad avere il suo numero di telefono?
Letizia da Pistoia
Anche a io vorrebi cuniscere Mattia Kuazzi.
Dove il su nummero?
Lalla da Terni
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