mercoledì 6 giugno 2007

Il ritorno di Fincher: altro che Seven, ZODIAC merita un bell'8 e mezzo!


ZODIAC
Di: David Fincher
Con: Jake Gyllenhaal, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo.
Genere: Thriller (160’)
Commento: La storia di per sé non aggiunge nulla di nuovo al thriller tradizionale, o per lo meno è un déjà vu che, ogni tanto, piacevolmente ritorna (chi ha memoria di lettura falettiane sicuramente sa di che stiamo parlando). Il fatto che la vicenda però sia, seppur ovviamente romanzata, una storia realmente accaduta in partenza potrebbe giocare a favore o sfavore di Fincher. La regia e le scelte documentaristiche di uno degli autori più discussi di Hollywood risolvono però l’enigma, lasciando propendere decisamente per il segno positivo. Zodiac è un thriller atipico, anzitutto per la durata smisurata (più di due ore e mezza!), in secondo luogo per la scelta di creare tensione e curiosità senza bisogno di mostrare eccessivamente il mostro, di un uso spasmodico del flashback (che mai entra in scena) e di un finale apertissimo.
Fincher lascia infatti ragionare lo spettatore sui titoli di coda, non risolva nulla, non propone un Verbo indissolubilmente legato alla pellicola: racconta, come un documentarista (con tanto di date, luoghi, ore, a conferma di un’appassionante ricerca pre-produttiva), in modo verista, senza mai entrare troppo nella vicenda. Lascia la scena ai suoi bravissimi interpreti, che separa in un gioco d’alternanza non innovativo ma ad hoc sulla vicenda: Robert Downey Jr, Mark Ruffalo e Jack Gyllenhaal (un applauso al curatore del look, che ha ricostruito in poche mosse il gusto anni ’70); c’è chi indaga a modo suo e ci resta dentro, chi finge di non crederci più ma in realtà cova risentimenti nascosti, e chi da Re Mida dei fumetti (e dell’indagine) trova inascoltato la chiave, ma non avrà mai la soddisfazione dell’ufficialità. La tensione viene offerta in giuste dosi, senza esagerare, ma neppure senza mai far crollare il cemento psicologico e conturbante della narrazione, supportata dalla malta di una colonna sonora impeccabile. Lo spettatore, trascinato, perdona qualche errore di sottofondo e qualche leggerezza poco credibile nei personaggi coinvolti in una vicenda di questo genere.
Da non perdere: Una chicca: il doppiatore del direttore del San Francisco Cronichle è lo stesso del direttore del Daily Bugle di Spiderman. E poi un errore: nella partita di Pin-ball (vecchio feticcio anni ’70) il punteggio segna 15-9; dopo tre secondi la schermata segna invece 14-9: una leggerezza, può succedere…
VOTO: 8.5

1 commento:

Matt ha detto...

Zodiac è veramente una gran ficata! Una dimostrazione di come si possa intrattenere lo spettatore due ore e mezza con le chiappe incollate alla poltroncina senza scucirgli un solo sbadiglio.
Impressionante...