
TRANSFORMERS
Di: Micheal Bay
Con: Shia LaBeouf, Megan Fox, Rachel Taylor, Tyrese Gibson, Josh Duhamel
Genere: Fantasy (140’)
Commento: Micheal Bay torna e fa centro: superando se stesso, colmando le lacune di The Island (che mantenne tiepida la critica senza però entusiasmare il pubblico) e impacchettando per i fans dei vecchi cartoni robottici un prodotto leggero e simpatico, che ha il grandissimo merito di non prendersi troppo sul serio, ma nemmeno lascia nulla campato per aria. I Transformers sanno divertire ed entusiasmare, ma soprattutto sanno far ridere, per quello che a tratti sembra puramente un film comico: merito anche di Shia LaBeouf, che nelle commediucole è cresciuto (eccome se è cresciuto!) e che accompagna la parte dell’adolescente imbranato che poi salva il mondo con naturalezza, come se non avesse fatto null’altro da una vita. I dialoghi, a tratti altisonanti, sono giustificati mediante una trovata coniata dai cartoon (il robot parla per frasi fatte perché tale è il suo apprendimento linguistico una volta giunto sulla terra) e così lo spettatore è costretto (ma lo fa, crediamo, volentieri) ad accettare lo scambio di battute in puro stile fumettistico, a volte infarcito di massime dirette e preconfezionate. L’epopea di Optimus Prime (in Italia meglio noto come Commander) contro Megatron e i suoi aguzzini prende vita sulla terra, in medias res (già i titoli di testa preannunciano i famosi “boati sonici”) e accompagna lo spettatore per tutte le due ore e passa della pellicola senza mai annoiare. Merito, appunto, della risata continuamente strappata, merito, nel finale soprattutto, dei combattimenti attesissimi, dove l’effetto speciale spasmodicamente ricercato forse sottrae qualcosa alla chiarezza e nitidezza dei particolari: ma è il prezzo da pagare, non si può avere tutto. E, considerata la difficoltà (e l’altissimo budget, corrispondente ad altissima attesa), il rischio preso e soprattutto il periodo poco propizio per i registi che si accingono a portare sul grande schermo vecchi cartoons o fumetti da bambini, Micheal Bay si merita una promozione a pieni voti.
Da non perdere: Tutta la colonna sonora, rigorosamente rock, che accompagna senza mai debordare i sentimenti trascinanti della pellicola. Emblematico in particolare il primo inseguimento tra Bumblebe e la simil-Polizia: subito dopo la trasformazione, via di batteria a più non posso. Associazione magistrale!
Voto: 8
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