venerdì 1 giugno 2007

Chiudiamo in bellezza (con riserve...) THE DEPARTED

THE DEPARTED
Di: Martin Scorsese
Con: Leonardo Di Caprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen, Ray Winstone, Vera Farmiga, Alec Baldwin
Genere: Gangster movie (149’)
Commento: Dopo avere sorvolato i cieli a sè poco consoni di un biografismo spinto con “The Aviator” (tecnicamente perfetto, ci mancherebbe, ma senza troppo sale nella narrazione), lo Scorsese che con più piacere ricordiamo atterra nel giardino di casa, nei paraggi dei territori gangster fatti di violenza, sadismo, ritmo e arguzia verbale, che lo resero il grande Martin. Eppure agli applausi sui titoli di coda, si mescola l’incertezza per un finale che molti immaginavano diverso: ben inteso, di solito l’inatteso è sempre bene accetto, specie nei film di questo tipo dove tutto si dipana in un montaggio assolutamente perfetto e scandito al diapason dalla cinepresa ormai esperta del regista. Ma l’impressione di faciloneria che sovrasta quei 10’ in chiusura (intensi ma involontariamente tragi-comici) fa a pugni nettamente con la serietà (tecnica, scenografica e narrativa) che permea il resto del film. Per il resto Jack Nichlson è Jack Nicholson e non ha bisogno di presentazioni (anche se, piccola punzecchiatura, abbiamo visto di meglio da parte dell’attorone qui nella parte del “padrino” irlandese), mentre Damon e Di Caprio sono qualcosa in più di due semplici spalle di accompagnamento, avendo ormai affinato, proprio sotto Scorsese, l’immedesimazione nel personaggio (indimenticabili gli “schizzi” di follia proprio di Di Caprio). Il gioco delle coppie dunque funziona, meno che sul domandone finale: come si concluderà la saga incrociata (e intrecciata) con sapienza dal maestro? Forse più psicologia, più dialogo e meno colpi di rivoltella in questo senso avrebbero mantenuto alta la tensione per tutto il film, senza scadere proprio sul più bello. L’Oscar è obbligatorio per la Miglior Regia, da rivedere per quel che riguarda il Miglior Film…
Da non perdere: Alcune battute salaci di Nicholson, in tipico stile mafia-movie: di fronte al pericolo il padrino non si scompone mai, anzi rilancia; la fonte della sicurezza spesso risiede nelle parole.

VOTO: 7
OSCAR PER: Miglior Film
Miglior Regia
Migliore Sceneggiatura non originale
Miglior Montaggio

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