martedì 9 ottobre 2007

Clooney alla Mann: impegnatissimo! MICHEAL CLAYTON



MICHEAL CLAYTON
Di: Tony Gilroy
Con: George Clooney, Ken Howard, Denis O’hare, Tilda Swinton
Genere: Thriller (120’)
Commento: Spartitura classica uguale bel film. L’equazione, che il filone impegnato ormai intrapreso con coraggio e passione da George Clooney, funziona, a patto però che lo spettatore si prepari ad un thriller a basso contenuto spettacolare (gli action-movie viaggiano su una linea parallela, per intenderci) e dall’elevata componente di dialoghi psicologici. L’aggiustaprocessi Micheal Clayton lotta per la causa della vita, senza sapere che molto presto dovrà salvuaguardare anche la propria pellaccia. E’ un film indirettamente di denuncia (nessuna multinazionale citata esiste davvero), che presenta uno spaccata sulle magagne (spesso mortali) della giustizia americana (mondiale). Una pellicola dove la trama si intensifica man mano che la storia procede, con Clooney (ancora una volta perfetto) a reggere le fila del discorso, anche quando sembra ormai caduto nella trappola per topi tesagli dai potenti. Importante la recitazione di Ken Howard, vera vittima del sistema, autentico anello di congiunzione tra il dipendente-magnate senza scrupoli e il cittadino-pentito che rivuole la propria giustizia. Una sceneggiatura alla Micheal Mann, che non va mai sopra le righe, mantiene un’intelaiatura senza colpi di testa riuscendo a colpire nelle parti più riflessive e psicologiche, quelle, guarda caso, con Clooney-Clayton in primo piano. Decisamente impegnato (troppo?), dunque da vedere dopo 10 caffè.
Da non perdere: Il film ha partecipato all’ultimo Festival di Venezia ed arriva nelle sale, rispetto al solito, con insospettabile puntualità.

VOTO: 7

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