giovedì 13 maggio 2010

MATRIMONI E ALTRI DISASTRI... non è un disastro!



Di: Nina Di Majo.
Con: Margherita Buy, Luciana Littizzetto, Fabio Volo, Francesca Inauid.
Genere: Commedia (102’)
Commento: Quasi una versione filmica di “Quello che le donne non dicono” della Mannoia (specie osservando la prima donna del racconto), o, se preferite, una pellicola decisamente al femminile, partorita, scritta, studiata e interpretata in esclusiva dal gentil sesso. Ben venga tuttavia questa forma di “razzismo sessuale” se serve poi a produrre qualcosa che forse non è del tutto fresco, eppure sa evitare il congelamento di certi stereotipi all’italiana. Matrimoni e altri disastri non profuma certo di lavanda, però sa evitare la muffa di alcune storie da dé jà vu e sa basare il suo successo e l’obiettivo a metà centrato su due paradossi di fondo: intanto, incentra una commedia “collettiva” (il matrimonio, banalmente, si fa in due, senza contare ospiti, genitori, testimoni e quant’altro) sulla vertiginosa prova di Margherita Buy, in assoluto il vero portento della pellicola. Poi si rifiuta finalmente di scrivere un finale concatenato e incatenato, evitando di chiudere alcuni rivoli che sfociano dalla trama principale: non tutto deve essere giustificato dietro ad una moraletta a mo’ di chiosa, qualche peccato può rimanere segregato e la felicità, in fondo, non ha bisogno di una logica chiusura. Di sicuro il cambiamento dei personaggi (generalmente in meglio per i buoni, verso l’oscurantismo per i cattivi) viene mantenuto da capo a piedi, ma sprizza un non so che di sincero in quell’ammiccamento continuo ai vizi e alle storture di alcuni dei protagonisti, anche se messi in cattiva luce. Un lavoro teatrale, di marionette intessute su una storia non eccelsa tuttavia già capace di evitare il piattume (e il pattume) di certa filmografia. Fabio Volo è filosofia dell’ignoranza: forse ci fa, forse ci è, però dove lo metti sta, e ci sta bene, mentre la Littizzetto, udite udite, usa un vocabolario edulcorato che pure riesce di credere veritiero. La riprova che, con intelligenza e un grande talento solista, tutta l’orchestra, anche senza budget kolossali, può suonare un buon concerto.
Da non perdere: La pubblicità occulta verso il Mac? O magari il contenuto di quel Mac…

VOTO: 7,5 – RIUSCIT(IN)O

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