
Di: Ben Stiller
Con: Robert Downey Jr., Ben Stiller, Jack Black, Bill Hader, Nick Nolte, Jay Baruchel, Steve Coogan, Brandon Jackson, Matthew McConaughey, Tom Cruise
Genere: Comico-demenziale (107’)
Commento: Può esistere un capolavoro del cinema demenziale? A giudicare dal finale dell’ultima fatica di Ben Stiller, quando Tropic Thunder riceve l’Oscar per il migliore attore protagonista, sì. A giudicare dalla qualità della pellicola, pure: magari non come Miglior Film, ma come Miglior Sceneggiatura Originale. Esageriamo? Forse, ma non è facile fare ridere di questi tempi e ci vuole un fegato da… marines per dissacrare la guerra più sanguinosa e sporca che l’America ricordi. Tropic Thunder è allora un concentrato di bravura attoriale (Robert Downey Junior guida un cast stellare, con l’isterico Jack Black, il finto-duro Stiller e il buzzurro e cinico Tom Cruise, ingrassato e pelato) e di antiretorica: un film che nasconde un senso profondo sotto quelle due ore di risate grasse, e che non dimentica la riflessione. E’ un metafilm, che parla di cinema e critica dunque la stessa produzione degli Studios, rilanciando un filone che si andava ormai smarrendo. La bandiera americana che campeggia su molte pellicole made in Usa viene così calpestata, quasi vilipesa, senza timore, perché in realtà la presa in giro non riguarda i veri valori di una nazione, ma i falsi dei di una patria fondata sulla costruzione di falsi miti e sulla scimmiottatura dell’eroismo. Ecco allora che l’attore costruttore di favole si ritrova in una guerra vera, ed ecco che la tragedia simulata diviene pura paura: ma anche pura risata, con istrionico accostamento. Un film stupido? Nossignori, e la parentesi pirandelliana (“interpreto uno che interpreta qualcun altro” dice Robert Downey Junior ad un certo punto) ne comprova l’intelligenza. Un lavoro che merita di essere visto e rivisto, per ridere, pensare e vendicarsi dei soprusi di tanti blockbuster che speculano sulla tragedia. E la risata demente torna ai fasti di Abrahams e Zucker.
Da non perdere: Quasi tutto. Scegliamo la colonna sonora (che non sveliamo) e gli spassosissimi trailer iniziali: che strizzano l’occhio, involontari, a Maccio Capatonda e la sua band (chi ha youtube, sa).
VOTO: 9 – GENIO DEL MALE
